La mattinata parte con una notizia che ha del clamoroso su un’Azienda che sappiamo impegnata in acquisizioni importanti come quella di Activision-Blizzard del valore di 69 miliardi di dollari, situazione che potrebbe aver scatento questa soluzione, ma andiamo con ordine.
Secondo quello che è emerso Microsoft licenzierà circa 1.000 dipendenti, e già mmolti dipendenti che lavorano per Xbox e altri studi di proprietà di Microsoft hanno dichiarato di essere stati licenziati, come riporta il Washington Post.
Microsoft ha rifiutato di rivelare se i dipendenti con sede nell’area di Seattle siano stati colpiti dai licenziamenti, anche se un dipendente di Microsoft che ha twittato di essere stato licenziato ha detto di lavorare nel campus di Redmond. In una dichiarazione, un portavoce dell’azienda ha affermato che Microsoft effettua aggiustamenti strutturali in base alle necessità.
Ecco la dichiarazione di Microsoft:
“Come tutte le aziende, valutiamo regolarmente i nostri professionisti”, ha dichiarato il portavoce. “Continueremo a investire nel nostro business e ad assumere nelle aree chiave di crescita nel prossimo anno”.
Belle parole, ma nel frattempo a farne le spese sono i lavoratori del settore con famiglie al seguito, che hanno dedicato una vita nella propria specializzazione, trattati ora come merce avariata, da scartare!
Malgrado tutto questo la stessa Microsoft spiega che La forza lavoro dell’azienda è comunque cresciuta nel complesso, considerando che al 30 giugno Microsoft aveva 221.000 dipendenti, rispetto ai 181.000 dell’anno scorso.
Ma allora perchè disfarsi di 1.000 dipendenti?
Secondo un breve calcolo, l’Azienda competitor con SONY starebbe investendo una sproporzione per riuscire a contrastare la concorrenza, situazioni che prima o poi richiedono seri agiustamenti di bilancio.
Un esempio, durante lo scorso anno avrebbe acquisito ZeniMax per 7,5 miliardi di dollari in contanti, senza considerare il produttore di videogiochi Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari, operazione tra l’altro ancora in fase di approvazione presso le autorità Britanniche.
Consideriamo poi che la stessa Microsoft deve mantenere anche gli studi come Bethesda e che di certo il mantenimento di un costosissimo servizio come l‘Xbox GAME PASS con tantissimi giochi gratis inclusi nell’abbonamento non è certo una passeggiata sul profilo economico finanziario.
Insomma situazioni al momento poco chiare che potrebbero portare scompensi all’interno della stessa Microsoft, ripercorrendo brutte situazioni già viste in passato e che al momento non siamo in grado di prevedere anche se tutto questo non porterà nulla di buono.
E voi che ne pensate?
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Appassionato videoludico dal lontano 1989, creatore di contenuti multimediali in campo radiofonico e audiovisivo, ora da 3 anni alla direzione di questo ambizioso progetto chiamato Tales of a Gamer.