Se ne parla da un po’ di tempo di questi NFT, ma cosa sono, è perché tutti li vogliono implementare nel proprio catalogo videoludico.

Gli NFTNon Fungible Token) sono  asset digitali creati su piattaforme Blockchain sotto forma di token (oggetti) che rappresentano dei prodotti non fungibili e non riproducibili ma che identificano prodotti specifici che possono portare ad essere scambiati e collezionati.

Non avete ancora capito? bene allora diciamolo più semplicemente, si tratta di oggetti digitali presenti nel videogioco: un cappellino, un vestito, un’arma, un pezzo di terra, un palazzo, ecc. 

Chiarito il concetto ora possiamo continuare parlandovi di come GAMESTOP stia fiutando l’affare negli NFT, al punto di entrare ufficialmente in questo mercato  stringendo una collaborazione con Immutable.

Da quello che sta emergendo in questi giorni la stessa GAMESTOP avrebbe stretto una partnership con la società di cryptocurrency australiana per creare un fondo da 100 milioni di dollari in token IMX con lo scopo di finanziare proprio i creatori di questi Token NFT.

Dunque in queste ore non si fa altro che parlare di questo nuovo marketing al quale GAMESTOP si sta affacciando creando un proprio mercato NFT, tra l’altro con la possibilità di un lancio durante il 2022 dopo il versamento della somma di $150 milioni di token IMX da parte di Immutable, azienda sponsor.

Uno scambio sotto pagamento di oggetti a firma digitale che l’Azienda Immutable X sponsorizza con questo messaggio:

“Zero commissioni sul gas, scambi istantanei e NFT a emissioni zero per mercati, giochi e applicazioni senza compromessi”

Ma non è tutto qua, infatti GAMESTOP dopo aver stretto l’accordo con Immutable X apre un sito dedicato ed invita tutti i creatori di contenuti a richiederne una sovvenzione tramite il loro nuovo slogan, dove potete cliccarvi sopra per accedere se interessati.

In tutto questo e sempre in giornata anche la stessa NINTENDO sembra essere molto interessata a questa nuova forma di marketing digitale, infatti durante l’ultima relazione sui risultati della Compagnia, NINTENDO hanno confermato quato segue:

crediamo ci sia del potenziale in questo settore

Specificando comunque

ci chiediamo che tipo di soddisfazioni potremmo regalare con questo settore e per il momento è complicato dare una risposta“. 

UBISOFT stessa è stata la prima ad iniziare a credere negli NFT digitali, integrando il suo Business videoludico, iniziano a consentire 18 NFT di contenuti inclusi in Tom Clancy’s Ghost Recon Breakpoint, ovvero 15 NFT legati ad una skin di un’arma dello sparatutto tattico, insieme a due varianti del fucile d’assalto M4A1 e ad un oggetto “Wolf Enhance Pants #76”.

Il tutto però al momento non ha pagato, o meglio ripagato, gli sforzi fatti, facendo incassare ad UBISOFT la miserabile cifra di

 1.755,30 dollari di guadagno complessivo.

Comunque sia questi fatidici NFT consentirebbero anche un libero mercato tra i giocatori, consentendo agli stessi di rivendere liberamente gli oggetti in questione così da ottenerne un profitto. 

Un sorta di mercato nel mercato, dove la rarità di alcuni oggetti digitale provoca l’impennata della domanda in una sorta di rincorsa al

NULLA COSMICO NASCOSTO IN UNA DEFINIZIONE CINEMATOGRAFICA ” IL METAVERSO VIDEOLUDICO”

Inutile dire che fino ad oggi l’accoglienza tra i giocatori e le Community di questo nuovo marketing non sia delle migliori, anzi al momento neanche presa in gran considerazione, ma evidentemente GAMESTOP ne vuole tentare l’approccio aggressivo iniziando a soffiare nelle orecchie delle persone.

Forse siamo davanti all’ultima spiaggia per risollevare le sorti dello store videoludico, o forse si tratta di mettere semplicemente le mani avanti per creare una sorta di primato sulle vendite in esclusiva.

E voi che ne pensate?

Il mercato videoludico si darà a questa nuova forma speculativa o verrà completamente snobbato dall’utenza.

Dateci il vostro parere anche sul gruppo di PS5