Cerchiamo di analizzare come mai nella terra del Sol Levante, uno dei Titoli del momento che ha spopolato con critiche positive in tutto il Mondo, sembrerebbe non aver incontrato il piacere del popolo Giapponese che lo descrive come il TERZO PEGGIOR LANCIO DELLA SERIE.

Resident Evil 7: il trofeo Fuori prima del dessert

Iniziamo subito dai dati concessi da Famitsu che parlano di sole  149.884 copie fisiche, PS4 e PS5, vendute nella prima settimana d’uscita; sicuramente inferiore a alle 231.188 unità di Resident Evil 7: Biohazard raggiunte nel 2017. 

Anche l’originale Resident Evil su PlayStation piazzò 148.904 copie e Resident Evil 4 – 145.533 copie come esclusiva per GameCube. 

A convincere di più il popolo Giapponese furono invece Resident Evil 3 Remake

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con 189.490 unità e Resident Evil 2 Remake con 265.324 unità.

Infine l’ultimo lavoro Capcom, sempre in Giappone, registrerebbe  performance peggiori persino di spin-off come Survivor, il primo RE: Revelations, Umbrella Chronicles e Operation Raccoon City.

Difficile a questo punto analizzare le cause che hanno portato a far diventare RESIDENT EVIL VILLAGE  il terzo peggior lancio di sempre nella storia di Resident Evil nel Paese del Sol Levante.

Forse la causa è da ricercare proprio nel difficile approccio del gioco nella sua visione in prima persona, poco consono alle loro tradizioni, oppure non hanno apprezzato la storia, un po’ lontana dalle loro tradizioni e comportamenti.

Fatto sta che il gioco non è particolarmente piaciuto, mentre da noi ha fatto schizzare la colonnina del gradimento verso alte vette, infatti dopo pochi giorni le copie vendute erano già oltre i 3 milioni,  tenendo conto di tutte le piattaforme su cui è disponibile, ovvero PlayStation 5 e 4, Xbox Series X|S e One, e infine PC tramite Steam e Stadia.

E voi come vi spiegate questa diversità di apprezzamento tra Oriente e Occidente?