Costata la bellezza di 7.5 miliardi di dollari, circa tre volte quanto speso per Mojang e Minecraft, oggi pomeriggio Microsoft annuncia di aver stretto un accordo per l’acquisizione di ZeniMax Media, holding che possiede tra le altre compagnie anche Bethesda Softworks e casa di franchise come DOOM, Skyrim e Wolfenstein.
Con questa mossa shock Microsoft si proietta a diventare il publisher di franchise di grandissimo successo commerciale.
Questa acquisizione va ad allargare la già grande famiglia Xbox composta tra gli altri da Rare, Obsidian, 343 Industries, Mojang, Compulsion Games, Turn 100, Playground Games, inXile e The Initiative.
Anche Phil Spencer ha subito rilasciato una dichiarazione di soddisfazione per l’accordo raggiunto.
Phil Spencer ha ricordato i buoni rapporti con Bethesda, fin dai tempi dell’uscita di The Elder Scrolls III: Morrowind (2002).
Era la prima volta che un RPG così pesante sbarcava su console: un’Xbox naturalmente.
Spencer ha anticipato che nel futuro dell’azienda è ancora prevista l’avventura spaziale Starfield, annunciata da tre anni ma di cui si sa poco.
Così Xbox cerca di eguagliare l’imponente rete di sviluppatori Sony PlayStation, i SIE Worldwide Studios, aumentando il numero degli studi di sua proprietà da 15 a 23.

I titoli Bethesda finiranno nel catalogo dell’Xbox Game Pass, uno streaming di videogiochi che unirà l’attuale generazione di gaming con la prossima.
L’acquisizione non stravolgerà la struttura societaria di Bethesda, che continuerà a pubblicare in autonomia i propri videogiochi.
E per quanto riguardano gli accordi presi con SONY?
Xbox e Bethesda onoreranno gli accordi già presi con Sony, quindi Deathloop e Ghostwire Tokyo usciranno in esclusiva temporale su PlayStation 5, come precedentemente annunciato.
Per quanto riguarda i futuri giochi (The Elder Scrolls 6, Starfield, ecc) Microsoft e Bethesda valuteranno caso per caso.

Appassionato videoludico dal lontano 1989, creatore di contenuti multimediali in campo radiofonico e audiovisivo, ora da 3 anni alla direzione di questo ambizioso progetto chiamato Tales of a Gamer.