Che cos’è il tradimento?
La maggior parte di voi avrà sicuramente pensato alle proverbiali “corna” in questioni amorose, ma dietro un’azione così meschina ed infamante si possono celare mille azioni diverse, e non soltanto quelle legate alle vicende sentimentali.
Il dizionario definisce il tradimento come il venir meno alla fede data, o a un impegno solennemente assunto, oppure come un’azione delittuosa o comunque dannosa compiuta ai danni di qualcuno, profittando della sua buona fede e della sua fiducia.

Ma i videogiochi possono raccontare simili eventi? E quali possono essere i collegamenti con il mondo reale?
I miei editoriali non hanno mai voluto avere la pretesa di essere portatori della verità assoluta, hanno sempre e solo avuto lo scopo di farvi riflettere su come i videogiochi abbiano davvero molte similitudini con il mondo reale, e che non sono quello che viene definiti da molti un “semplice passatempo”, ma qualcosa di molto di più.

Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, iniziamo a parlarne di questi tradimenti!!!
Per che cosa si tradisce? Per quale ragione una persona si spinge a compiere un gesto simile?
Ci può essere chi tradisce perché vuole arricchirsi, chi lo fa perché costretto, chi perché è debole e per affermare la propria (presunta) superiorità ha bisogno di circondarsi di persone delle quali può sfruttare i loro punti deboli, o chi lo fa per amore.
Ma il tradire non è anche dire una bugia a fin di bene? Tecnicamente non è anche quello tradire una persona che crede in te? E quante volte abbiamo assistito ad eventi simili nei videogiochi oppure nella vita reale?

Partiamo subito con un esempio della vita reale, ed appena pronuncerò la parola magica capirete subito a che cosa andrò a riferirmi… i temutissimi PRESTITI!!!

Qualcuno di voi si sarà sentito dire almeno una volta che libri e dischi non tornano mai indietro, ed esistono alcune celebri frasi per ricordare a chi stiamo donando la nostra fiducia che gradiremmo che quell’oggetto torni indietro dopo il tempo pattuito (la frase “Si chiama Pietro!” l’avete mai sentita?).
Sono sempre stato una persona che cerca di fare amicizia con tutti, e qualche volta (purtroppo) ho dato troppa fiducia ad “amici” che non se la meritavano, con conseguente perdita dell’amato titolo (oppure nel migliore dei casi il disco tornava si indietro, ma irrimediabilmente danneggiato).
Non è un tradimento anche questo? Insomma, si è tradita la fiducia di un’altra persona, arrecandogli un danno… insomma, abbiamo tradito la sua fiducia, e questo è probabilmente l’esempio più reale di tradimento legato ai videogiochi nella vita vera che possiamo immaginare.

Tornando al mondo virtuale dei videogiochi sono tante le storie che narrano di tradimenti, quindi non arrabbiatevi se necessariamente potrò raccontarne solo qualcuna.
Racconterò quindi quelle che più mi hanno colpito nella mia carriera da gamer, che mi hanno lasciato quel brivido di rabbia che ancora oggi mi fa venire la pelle d’oca al solo pensiero.

La serie Modern Warfare ha raccontato una storia davvero epica, tra le migliori (a mio avviso) all’interno del mondo degli FPS.
Quando all’interno del titolo assistiamo all’uccisione di Ghost restiamo increduli su come sia così senza scrupoli nell’uccidere quelli che alla fine sono i suoi uomini.
Shepherd infatti ha fatto in modo di far scoppiare una guerra pur di prendere il comando della nazione, passando addirittura per un eroe nazionale.
Insomma, Shepherd entra di diritto tra gli uomini più odiati della storia dei videogiochi, perché non ha tradito una sola persona (cosa già di per se deprecabile), ma un’intera nazione, mettendo a rischio la sopravvivenza del genere umano.
Voltare le spalle al mondo per i propri interessi… non è un tradimento?
Tra i tradimenti più famosi della storia dei videogiochi come non citare quello di Albert Wesker?
Insomma, una delle più famose serie videoludiche si è basata sugli eventi di cui lui, in un modo o nell’altro, si è reso protagonista, e questa serie risponde al nome di “Resident Evil”.

Albert Wesker infatti era un membro della famigerata Umbrella Corporation, ed assistiamo al suo tradimento ai danni della squadra S.T.A.R.S. all’interno del primo episodio di Resident Evil (datato 1996), dove Albert Wesker svelerà i suoi intenti, ovvero quelli di coprire le malefatte della compagnia per la quale lavora.
Il suo impatto all’interno della serie sarà così importante a tal punto da condizionare anche gli eventi in cui non appare direttamente.
Mettere a rischio la sopravvivenza di un’intera squadra che confidava nella tua guida (lo so che Wesker è responsabile anche di altre cose, ma limitiamoci all’evento in questione) è un atto ignobile, un tradimento con tutte le lettere maiuscole.

Voglio tornare adesso al mondo reale (saltare da una realtà all’altra è più facile di quanto si pensi, almeno quando si scrive), per farvi capire come a volte una passione comune come i videogiochi sia si punto d’incontro, ma anche di scontro, o addirittura di sottomissione.
L’invenzione di internet ha permesso di mettere in contatto più persone di quanto non sia mai stato possibile, permettendo a tante persone di condividere passioni ed amori, come quello per i videogiochi.

Ovvio è che purtroppo nel mondo non esistono solo le belle persone, esistono anche persone infide e pericolose, con le quali magari si può venire a contatto proprio tramite una delle grandi funzionalità dei videogames degli ultimi decenni, ovvero il gioco online.
Fidarsi di una “voce” è sicuramente un salto nel buio, ed il mio consiglio è di effettuare eventuali incontri con grande attenzione, appunto perché non si può mai sapere a chi state affidando la vostra fiducia.

Conosco persone che si sono incontrate grazie ad un videogioco, persone che tra di loro hanno intrecciato tra di loro i più svariati rapporti, a partire dalla semplice amicizia, passando dall’ammirazione per arrivare addirittura all’amore.
Ma come è normale che sia, ogni persona ha i suoi pregi e difetti, e potrebbe capitare di incontrare persone particolarmente forti di carattere, che magari hanno la tendenza a sminuire gli altri (alle volte senza neanche accorgersene, altre volte magari no), approfittando del loro stato di riconoscenza da parte di altri membri del gruppo a seguito di aiuti, anche molto.
Insomma, alcune persone (per fortuna non tutte) potrebbero schiacciarvi moralmente per via di una loro mal celata superbia.
Secondo uno studio delle neuroscienze sociali pubblicato nel 2014 alcune persone tendono a sminuire gli altri arrivando ad essere tracotanti, puntando a sminuire il valore dell’altra persona e le sue conquiste, ergendosi come portatori della verità con atteggiamenti sarcastici e provocanti al fine di provocare una reazione di sottomissione della persona “bersaglio” di tutto ciò.

Questo comportamento è affine ad un tradimento, in quanto approfittarsi di persone “deboli” significa tradire le reali intenzioni dell’altro.
In questa parte di editoriale forse sono andato leggermente fuori dal legame “tradimento videogiochi-realtà”, ma il mio vuole essere un avvertimento dal difendersi da chi, come dice Pirandello, indossa maschere.

Tornando (giustamente, o finalmente, o magari entrambi a seconda dei punti di vista) ai videogiochi, tante sono le storie di tradimenti che si potrebbero raccontare, ma scelgo di raccontarvene due in particolare, ovvero quando il “tradimento” si mischia con qualcosa di buono, rendendo la faccenda una vera e propria matassa.

Avrete già capito dove voglio arrivare dopo aver visto la foto qui sopra.
Nel finale di The Last of Us assistiamo ad una scena dove Joel mente ad Ellie su come sono andate le vicende, raccontandole che le Luci non avevano bisogno di lei perché sono state trovate altre persone immuni al fungo killer che ha sterminato la popolazione mondiale.
Ellie si fida di Joel, e Joel probabilmente ha mentito perché rivede in lei la figlia perduta, e cerca di trattenerla più che può per non rivivere lo stesso strazio vissuto ad inizio gioco.
Ma cosa succederà quando Ellie scoprirà la verità? Reagirà bene pensando che Joel ha mentito per proteggerla, oppure le si rivolterà contro per la rabbia?
Non possiamo saperlo, e non è neanche detto che certe risposte arriveranno con il secondo capitolo (in arrivo su PlayStation 4 il 29 maggio 2020), ma certo è che abbiamo assistito ad un tradimento, in quanto la fiducia di Ellie, in qualche modo, non è stata rispettata.
Troppe sarebbero ancora le storie di tradimento da raccontare, ma voglio concludere l’editoriale con la mia preferita, con un tradimento che alla fine non lo è, ma che lo resta per il resto del mondo.

All’inizio della storia The Boss viene subito presentata come una disertrice, ma si scoprirà invece che lei voleva davvero riunire il mondo.
Gli eventi della storia le andranno contro, ed in uno scontro strappalacrime verrà eliminata dal suo allievo Jack, che ne erediterà il nome diventando uno dei personaggi chiave dell’intera saga, Big Boss.

Pensate alla tristezza di questo personaggio… essere ricordati come un traditore, quando invece ti sei impegnato per essere il più grande salvatore di tutti.
Tra le tante storie di tradimenti, ed una volta di più si fa vera quella che io definisco la “grande verità” di Pirandello, ovvero che spesso le persone portano (di propria scelta o meno) una maschera che ne copre la vera essenza, il volto.
Molti di voi si staranno chiedendo perché non ho raccontato di tradimenti quali quelli di Cortana, quello di Edgar Ross, quello perpetrato da Arthas oppure quello di Loghain…
Ripeto, l’articolo sarebbe durato troppo, ed ho semplicemente scelto quelli che più mi hanno colpito (e poi d’altronde articolo mio, regole mie, se vi sta bene ok altrimenti pace).
Vi lascio con un’ultima raccomandazione…
Siate sempre pronti, come gli scout, a qualsiasi evenienza.
Aprite pure il cuore a chi volete, non posso certo essere io a dire di chi fidarvi o meno, ma siate sempre pronti e prudenti.
E visto che abbiamo parlato di maschere e di scout, vi lascio con una canzone che parla proprio di maschere, di come sia importante combatterle, in quanto (probabilmente) sono uno dei grandi mali del mondo, perché la mancanza di fiducia può innescare un circolo vizioso di sentimenti che non porta nulla di buono.
Buon ascolto, e buona vita a chiunque, in un modo o nell’altro, sia stato vittima, o carnefice, di un tradimento, perché perdonare un tradimento è si possibile, ma dimenticarlo no.

Sono da sempre appassionato di videogames. Ho iniziato a giocare su Amiga 2000 nel 1991 e da allora non ho più smesso. Mi è sempre piaciuto vedere come si evolve l’interazione tra utente e macchina, e questo mi porta ad amare qualsiasi sistema videoludico.