Ci sono alcuni attori che lasciano il segno per via di un personaggio o di una pellicola che interpretano, ed oggi vogliamo celebrare uno di questi, il cui nome probabilmente è sconosciuto ai più, ma che chiunque sia appassionato di cinema riconoscerà.
All’età di 72 anni, oggi ci ha lasciato Flavio Bucci, celebre interprete dello sceneggiato “Ligabue” (serie televisiva che narra la vita del celebre pittore italiano Antonio Ligabue), e che ha prestato la sua arte anche in pellicole quali “La classe operaia va in paradiso”, “Suspiria”, “Il marchese del Grillo” e “Teste rasate”.

Nato a Torino il 25 maggio 1947 da una famiglia originaria di Casalcalenda, si formò artisticamente presso il Teatro Stabile di Torino, dopodichè venne chiamato per il ruolo di protagonista nel film di Elio Petri “La proprietà non è più un furto” (1973).
Deve la sua fama all’interpretazione nella serie “Ligabue” (1977), che lo renderà conosciuto al grande pubblico.

Come non poter citare poi la sua interpretazione di Don Bastiano ne “Il marchese del Grillo” (1981), dove celebre è la scena della sua decapitazione, in quanto è uno dei monologhi più famosi della storia del cinema italiano.

Bucci sarebbe dovuto tornare a Campobasso nel fine settimana, ma un infarto ce l’ha portato via oggi, così all’improvviso, ma ricorderemo sempre la sua semplicità e la sua arte nell’interpretare i più disparato ruoli.
Grazie di tutto Flavio <3

Sono da sempre appassionato di videogames. Ho iniziato a giocare su Amiga 2000 nel 1991 e da allora non ho più smesso. Mi è sempre piaciuto vedere come si evolve l’interazione tra utente e macchina, e questo mi porta ad amare qualsiasi sistema videoludico.