Vi è mai capitato di cercare qualcosa di apparentemente introvabile e, con le poche speranze che vi accompagnano, scoprire di avere l’oggetto dei vostri desideri a portata di mano?
É con questo preludio che avviamo il recap della nostra giornata dedicata al Festival del Fumetto – Winter Edition 2020. Perché gli stand nei padiglioni adibiti alla fiera hanno trasmesso esattamente questa sensazione fin dai primi minuti: la certezza di essere al posto giusto, nel momento giusto, per dar adito ai propri desideri.

Siamo soliti partecipare ad entrambe le edizioni proposte, Winter e/o Spring che sia, ma con le alte aspettative di un inizio anno favoloso in campo letterale e videoludico, abbiamo puntato tutto sulla prima edizione del 2020, fiduciosi di un ottimo esito.
Fin da subito si è prospettato uno scenario ben organizzato: dopo essersi incanalati nella (breve) fila dedicata alla biglietteria online, eccoci entrare oltre i mitici sipari che dividono l’ingresso da un disimpegno oscuro, contenente un climax crescente di aspettative e… via! Si inizia a visitare il primo padiglione adibito agli espositori.

Il Padiglione C
Sebbene il Festival del Fumetto dovrebbe richiamare alla mente supposizioni circa un gran quantitativo di stand dedicati a manga e/o fumetti, la situazione è stata ben diversa: il collezionismo trova casa tra gli espositori di action figure, peluche e tantissimo retrogaming.
E nonostante questa sia stata la costante di tutto il padiglione C, ciò non guasta affatto il clima generale della fiera: la disposizione risulta bilanciata e ben suddivisa, con i consueti rivenditori da tutta l’Italia, che tornano ai propri posti di anno in anno, e qualche volto nuovo.

Il Padiglione B
Spostandosi un po’ più a nord, le aree ludiche dedicate al Trading Card Game di Dragon Ball (prettamente Super, ma con qualche accenno alla gloriosa serie Z) fanno da padrone prima delle postazioni a tema Super Smash Bros. Ultimate, Tekken 7, CTR, PES 2020 e FIFA 2020, sempre prese d’assalto ma con una nota positiva: il compimento dell’obiettivo ultimo delle stesse, ovvero riunire gli appassionati da tutta l’Italia per un gioco sano e pulito in competizione.
Il Padiglione D
Il padiglione D, intervallato come di consueto da un punto ristoro, è il fulcro dei cosplayer e del fandom da svariate e note serie TV e/o film di culto. Sebbene la zona sia relativamente tranquilla all’apertura, essa va gradualmente ad animarsi nel corso della giornata per l’attesa gara di cosplay del pomeriggio. A far da giudici, le super ospiti Anastasya Zelenova e Ilona Sladkoslava, due cosplayer di fama mondiale direttamente dalla Russia.
Cosa mancava e cosa eccedeva?
Tendenzialmente, la nostra esperienza si è limitata in quel del Padiglione C: sebbene sia doveroso ribadire come il bilanciamento tra fumetti e collezionismo sia stato adempiuto a dovere, nel campo del retrogaming era raro trovare console di vecchia data da poter acquistare. Nulla a togliere ai meravigliosi pezzi da collezione esposti in ambito software, ma nonostante ci rendiamo conto del fatto che non fosse una fiera a tema videogiochi, qualche console storica a prezzi modici sarebbe stata gradita.
Invece, action figure delle serie animate più note si sprecavano sugli scaffali e nelle teche dei rivenditori, mettendo quasi in ombra altrettante controparti degne di nota. Nulla da dire sui prezzi proposti: non abbiamo riscontrato eccedenze nelle richieste dei singoli prodotti, proposti tutti ad un costo giusto e (in rari casi) solo di poco maggiorati.
Vale la pena partecipare?
Assolutamente si. Nonostante non spicchi come fiera del settore, sicuramente il Festival del Fumetto merita una nota d’eccellenza per l’obiettivo proposto: dare un primo assaggio al ricco anno che si prospetta davanti a noi, non escludendo però chicche del passato vendute a prezzi modici.
Qua sotto vi riportiamo la nostra personale video recensione sugli acquisti.
