Il Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio la Cina (e non solo), continua a mietere vittime, mentre non si riesce ancora a trovare una soluzione che possa sconfiggere definitivamente questo virus. Migliaia sono stati i morti, e molte sono anche le storie strazianti che hanno portato al loro decesso, una di queste è quella che riguarda il regista Chang Kai e la sua famiglia.

“Addio a quelli che amo e quelli che mi hanno amato”. Sono state le sue ultime parole prima di salutare definitivamente questo mondo. Sia lui, che tutta la sua famiglia (tranne il figlio che vive a Londra), sono stati contagiati dal virus e per nessuno di loro c’è stato scampo.

Si sono trasmessi il Coronavirus mentre si trovavano in isolamento all’interno della loro abitazione. Il primo ad essere stato contagiato è stato il padre di Chang, ed è stata inutile la ricerca del figlio di un posto letto negli ospedali: tutto pieno. Di conseguenza il regista ha dovuto curare il padre in casa, aumentando di molto la sua probabilità di rimanere contagiato, e così è stato.

Il padre è morto il 28 gennaio. Nel frattempo si era ammalata la madre che è deceduta il 2 febbraio, e dopo i genitori è stato il suo turno e della sorella. Nonostante la dura lotta per combattere il virus, sono morti entrambi. Adesso è rimasta in vita solo la moglie di Chang, ma anche lei è in condizioni critiche.

Non possiamo assolutamente immaginare il dolore straziante che stanno vivendo in questo momento le vittime e le loro famiglie. E’ incredibile come l’uomo, nonostante lo sviluppo nei vari campi in questione, non sia ancora in grado di farsi trovare pronto in caso di emergenze di questo tipo, o comunque non riesca a trovare rapidamente una soluzione a questi improvvisi ostacoli. Pensiamo che situazioni del genere debbano far riflettere sull’apparente grandezza dell’uomo che proclama di avere nei confronti della natura. La seconda, nonostante stiamo cercando in tutti i modi di distruggerla ed eliminarla del tutto, avrà sempre la meglio.

Noi di Dimensione Nerd e di Tales of a Gamer, non possiamo far altro che stringerci al dolore delle famiglie.