Come da titolo, in questa recensione parleremo di Ciel Fledge: A Daughter Raising Simulator, videogioco indie sviluppato dalla software house Studio Namaapa e pubblicato da PQube, disponibile dal 21 febbraio 2020 per PC via Steam e per Nintendo Switch.
UN MINIMO DI TEORIA PRIMA DELL’INVASIONE ALIENA
Ciel Fledge è un gioco di carattere gestionale che ricorda molto le visual novel con tratti GDR a turni e ben si sposa con le meccaniche viste in altri titoli simili.
Un esempio pratico può esserlo Punch Club (gioco di simulazione di gestione sportiva) o la mitica serie di Lost in Blue (noto videogioco per Nintendo DS che prevede la gestione e la cura sotto tutti gli aspetti di due sopravvissuti su un’isola deserta) che mi riporta direttamente alla mia infanzia.
DOVE TUTTO HA INIZIO. ASPETTA MA QUESTO GIOCO NON HA UN INIZIO
All’inizio del gioco veniamo introdotti, mediante una longeva cutscene, in un mondo distopico dove gli esseri umani sono stati costretti ad abbandonare il pianeta Terra a causa di un’improvvisa invasione aliena. Gli umani, quindi, per poter sopravvivere e sfuggire in questo modo ai costanti attacchi alieni, hanno dovuto progettare e costruire nel minor tempo possibile delle astronavi che prenderanno il nome di Ark. Dopo un breve periodo di pace, gli alieni sono tornati ulteriormente per poter porre fine in maniera definitiva alla razza umana.
Fatta questa premessa, lo scopo del gioco sarà quello di addestrare e prendersi cura senza alcuna spiegazione di fondo, di Ciel, una bambina presentatasi dal nulla alla nostra porta. Impersonando la figura del genitore (per 10 anni), sarà indispensabile gestire al meglio, di settimana in settimana, le emozioni, lo status giornaliero, il calendario delle attività, l’abbigliamento, i dialoghi e le amicizie, l’addestramento da soldato, le qualità, il tempo, il denaro e le abilità di Ciel. Inoltre sarà opportuno, ove possibile, aumentare i parametri principali (Stamina, Forza, Immaginazione, Disciplina, Intelligenza, etc…) per ottenere bonus immediati sulle attività di gioco.
IS THIS THE REAL PUNTA E CLICCA?
Parlando del gameplay, invece, si ritorna allo stile semplice e ricalcato di The Sims, dove si hanno a disposizione, in una mappa decisamente ristretta, i luoghi a cui vi è possibile accedere con un click (per la versione PC) o con un pulsante (per Nintendo Switch).
Il tutto, accompagnato da un minigioco semplicissimo e monotono dove bisogna matchare fino a 3 icone dello stesso tipo e non. In altre parole un Candy Crush alternativo versione chibi.
CONCLUSIONI AFFRETTATE
Non avendo a disposizione 10 anni effettivi per poter descrivere le esperienze di gioco e veder crescere la nostra carissima figlia adottiva, vi rimando a delle conclusioni affrettate.
In linea generale, Ciel Fledge: A Daughter Raising Simulator è un titolo carino che vi porterà via tantissime ore di gioco; al contempo il gameplay potrebbe risultare per le lunghe noioso, ripetitivo e monotono a causa dell’unico minigioco presente.
Un punto va a favore del prezzo, infatti il gioco viene venduto a soli 20 euro sui rispettivi store, ma la cosa che personalmente mi fa imbestialire è la mancanza di una localizzazione italiana. Ebbene sì, il gioco è disponibile in quasi tutte le lingue tranne quella italiana. Ma a parte questo piccolo dettaglio, il gioco è godibilissimo sia per tutti gli amanti dei videogiochi gestionali che per i neofiti del genere.
UN CODICE HTML DI RINGRAMENTO
Questa recensione è nata dalla collaborazione tra Dimensione Nerd e Tales Of a Gamer che ringraziamo, oltre a PQube, per averci mandato il gioco ed avercelo fatto provare in prima persona.

Fantastico assemblatore di PC, cresciuto a pane e GameBoy Advance, sviluppa un’innata passione videoludica sin da bambino con la mitica Playstation One. Matura nel corso degli anni con il Nintendo DS, per poi fare il passaggio all’immortale 3DS. Una volta assemblato il PC dei suoi sogni, il suo obiettivo diventa quello di riuscire a completare tutti gli achievement dei millemila titoli presenti nella sua libreria di Steam. Il viaggio termina con Nintendo Switch. E’ di fatti sua premura ritornare a casa con almeno un titolo appena shoppato dal GameStop.